Riferirsi al settore delle infrastrutture vuol dire prendere in considerazione delle costruzioni che hanno un ruolo strategico nello sviluppo della società e, in particolare, nel rendere possibile lo spostamento di persone e merci.

All’interno di questa rete, nel panorama italiano, giocano un ruolo determinante le gallerie in quanto sono opere che, per la loro stessa natura, hanno un elevato grado di criticità e sono soggette a necessari e continui interventi di manutenzione.

Il nostro periodo storico è caratterizzato dalla necessità di rinnovamento delle infrastrutture, ma anche da un tema centrale rivolto all’ambiente e alla necessità di tutela e applicazione di comportamenti di tipo sostenibile.

In questo senso la tecnologia di adeguamento delle gallerie proposta da Hinfra si inserisce perfettamente nel contesto, portando ad un acceleramento dell’intero processo e riducendo anche costi e tempi, con un aumento di rendimento delle gallerie e una riduzione delle emissioni di CO2, migliorando anche la gestione dei rifiuti.

L'INNOVAZIONE DI HINFRA

Date queste premesse si arriva a comprendere il focus dell’innovazione tecnologica di HINFRA, che è dato sì dal rifacimento di infrastrutture, come le gallerie stradali, ma da un approccio e un sistema di nuova portata.

Hinfra, con il supporto scientifico del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano, dimostra un impegno costante nella ricerca e nell’analisi approfondita dell’impatto ambientale, creato dalle proprie soluzioni, e fornisce ai suoi clienti, e alle realtà che collaborano al suo fianco, strumenti che garantiscano interventi in grado di combinare sostenibilità, efficienza e durabilità.

LA NUOVA METODOLOGIA CON SFRC

Il nuovo concetto di risanamento delle gallerie si basa sul rivestimento con calcestruzzo fibrorinforzato (Steel Fiber Reinforced Concrete, SFRC) tramite un processo di scivolamento (slip-forming).

Questa nuova metodologia sfrutta l’uso di una macchina automatizzata composta da diversi moduli che, insieme, sono in grado di completare sia la rimozione (parziale o totale) del rivestimento esistente sia la produzione del nuovo rivestimento.
Hinfra, ad esempio, è stata chiamata a implementare e validare il suo approccio di risanamento su una galleria esistente lunga 128 metri conosciuta come Ragnaia II, situata tra le uscite di Barberino del Mugello e Calenzano – Sesto Fiorentino dell’autostrada A1.(a questo link il progetto spiegato dettagliatamente) 

Questo caso ha fornito un confronto, tramite Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment, LCA) tra la rigenerazione con il metodo tradizionale e quella con l’ innovativo.

Il metodo si abbina a questo nuovo materiale, le cui peculiarità non sono da rintracciare solo nella sua elevata qualità, ma anche nelle possibilità che il suo impiego offre da un punto di vista ambientale e sociale.

Il processo automatizzato in cui viene inserito produce poi tre aspetti chiave importanti per l’impatto che si ha sulle opere infrastrutturali coinvolte:

1. Riduzione dei tempi di cantierizzazione:

questi comportano minori emissioni e riducono anche l’impatto sociale

2. Riduzione dell’impronta carbonica

3. Durabilità ed efficienza economica nel lungo periodo

I TRE VANTAGGI DELLA SOLUZIONE HINFRA

1. Riduzione dei tempi di cantierizzazione

Uno degli elementi distintivi, della soluzione proposta e studiata da Hinfra, è quello di riuscire ad ottenere un’accelerazione dei tempi di cantiere.

Grazie all’uso del calcestruzzo SFRC e grazie alla tecnologia di posa automatizzata, i tempi di intervento si riducono fino al 20% rispetto ai metodi tradizionali.

Questa rapidità si traduce in minori emissioni derivanti dall’uso di macchinari pesanti e nella riduzione delle interruzioni del traffico su infrastrutture critiche come le autostrade.

Studi condotti sul tunnel Ragnaia II, hanno dimostrato che l’approccio innovativo riduce i giorni di lavoro necessari da 250 a 199, con un abbattimento del 58% dei costi sociali legati ai ritardi nel traffico.

2. Riduzione dell’impronta carbonica

La soluzione Hinfra elimina in gran parte la necessità delle tradizionali barre d’acciaio, sostituite da fibre di acciaio distribuite uniformemente all’interno del calcestruzzo.

Questo “rinforzo diffuso” consente di ridurre l’impronta carbonica del materiale, garantendo al contempo elevate prestazioni strutturali.

Con una riduzione di circa il 70% dell’acciaio necessario, il calcestruzzo fibrorinforzato contribuisce significativamente a diminuire le emissioni di CO2, abbassando del 12% il Potenziale di Riscaldamento Globale rispetto ai metodi tradizionali.

3. Durabilità ed efficienza economica nel lungo periodo

Le prestazioni elevate del calcestruzzo SFRC non solo garantiscono una maggiore resistenza meccanica già poche ore dopo la posa, ma offrono anche una durabilità superiore rispetto ai calcestruzzi tradizionalmente impiegati.

Questo permette un ciclo di vita più lungo per l’infrastruttura, con minori interventi di manutenzione necessari nel corso del tempo.

La durabilità avanzata del materiale previene la penetrazione di agenti aggressivi come cloruri e anidride carbonica, riducendo ulteriormente i costi economici e ambientali.